IL MONDO DEL FLAUTO, UNA TRADIZIONE MILLENARIA PER DARE VOCE AL NOSTRO RESPIRO

Quando è nato il flauto? Quanti tipi di flauto ci sono e come si suonano? In questo articolo conosciamo la storia di questo strumento e alcune delle sue varianti.

Una collezione di flauti molto fornita
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Quando pensiamo alla parola “flauto” ci vengono in mente principalmente tre tipi di strumento: il flauto dolce (quello che tutti noi abbiamo scoperto a scuola quando eravamo bambini), il flauto traverso che invece vediamo nelle orchestre, nelle bande, o a teatro, o ancora a quei bellissimi flauti di bamboo dal suono arioso e mistico. Ma quando è nato il flauto? Dove è stato costruito il primo modello di questo strumento a fiato così diffuso e amato da tutti i popoli della terra? In questo articolo parleremo di tutti questi argomenti, perciò mettiti comodo e accompagnami in questa meravigliosa storia che definirei la storia del “respiro che diventa musica”: la storia del flauto.

Per “flauto”, si intende un’intera famiglia di strumenti a fiato, che possono essere anche di tipo molto diverso, sia esteticamente, che costruttivamente, riguardo ai materiali impiegati, alle note che possono emettere e al modo in cui si suonano. Questi strumenti emettono il suono quando il flusso d'aria che li attraversa fuoriesce da una delle loro aperture (i fori che utilizziamo per suonare le note). I flauti sono diversi da altri strumenti a fiato come i legni, poiché in questo tipo di strumenti ci sono degli elementi che vibrando producono il suono, si pensi alle ance dei sassofoni o delle armoniche a bocca.

Quando è nato il flauto? Il flauto è lo strumento musicale più antico conosciuto, pensa che alcuni di questi oggetti sono stati datati fino a quarantamila anni fa, e si parla addirittura di epoca paleolitica! Questo testimonia che insieme alle percussioni, che da sempre hanno scandito la vita dell’essere umano sulla terra e accompagnato il battere del suo cuore, anche le melodie emesse dagli strumenti più antichi come i flauti hanno passeggiato mano nella mano con le nostre civiltà passate e attuali.

Per quanto riguarda il primo flauto di legno, è stato rinvenuto in Cina e pare che abbia addirittura novemila anni, mentre nelle arie del Peru, del Caral, e nelle zone del Sud America, questi strumenti hanno una storia che dura da settemila a cinquemila anni. Lo avresti mai detto? Uno strumento apparentemente così semplice, che porta con sé la magia di millenni di storia, di musica e di vite.

Quando sono nati i flauti di bamboo? I flauti di questo tipo sono stati prodotti soprattutto in Cina e in India, circa un migliaio di anni prima della nascita di Cristo, perciò parliamo di strumenti che hanno circa tremila anni; tra questi troviamo quelli che oggi conosciamo come xiao e bansuri, il primo cinese e il secondo appunto indiano, e mentre il primo si suona tenendolo davanti a sé, il secondo si suona tenendolo orizzontalmente e lateralmente, come il flauto traverso.

Di cosa sono fatti i flauti? Nella storia del flauto sono stati utilizzati per la sua costruzione diversi materiali, tra i primi le ossa di alcuni animali come il femore di una specie di orso che viveva ventiquattromila anni fa, oppure le ossa delle ali di avvoltoio, un uccello che ancora oggi esiste, ma che fortunatamente per lui non viene più considerato per questi tipo di produzione. Nell’immagine seguente troviamo un antico flauto fatto di osso.

Un antico flauto in osso

Poi ci sono i flauti di avorio, che veniva ricavato dalle zanne del mammut, e ancora i flauti di legno, quelli di resina e quelli di metallo. Oggi inoltre, per costruire questo tipo di strumenti, si impiegano anche materiali altamente tecnologici come la fibra di carbonio. Questi materiali sono tutti stati utilizzati per costruire il flauto nel caso dei tipi di flauto più semplice come il flauto dolce, quelli di legno e quelli di bamboo; per quanto riguarda invece i moderni flauti da banda e orchestra ci sono poi altri materiali impiegati per le parti meccaniche e accessorie dello strumento stesso, soprattutto materiali metallici e plastici.

Nelle immagini seguenti puoi osservare flauti di diverso materiale, a partire da quello in metallo, troviamo poi quelli in resina, in legno, in bamboo, e infine quello in fibra di carbone.

Un flauto traverso in metallo

Il flauto traverso, fatto di metallo lucido

I flauti possono essere fatti di diversi metalli quali l'ottone, il ferro, l'argento, l'oro, e anche il platino.

Un flauto dolce in resina

Un moderno flauto dolce di materiale plastico ABS

I flauti dolci sono solitamente fatti di resina plastica o di legno.

Un flauto in legno

Un flauto fatto in legno

I flauti di legno possono essere sia di tipo antico che moderni, come nel caso dei flauti traversi.

Il flauto di bamboo

Il flauto di bamboo

Da sempre il bamboo viene utilizzato per la produzione di flauti, specialmente nel medio oriente, in paesi come la Cina e l'india.

Un flauto moderno in fibra di carbonio

Il flauto in fibra di carbonio per i flautisti hi-tech

La fibra di carbonio è un materiale leggero, resistente, e dalle mille possibilità. Oggi viene impiegato per la costruzione di tantissimi oggetti, tra i quali i telai delle biciclette, oggetti di design, e tra gli strumenti musicali anche per i flauti!

Come fa un flauto a suonare? L’acustica del flauto è molto particolare, il suono viene prodotto quando l’aria che immettiamo nello strumento attraverso la sua imboccatura, fuoriesce da un foro. Nel momento in cui questo avviene si crea un effetto fisico particolare chiamato Bernoulli, per il quale la velocità dell’aria che esce dal foro del flauto aumenta provocandone il movimento all’interno del corpo del flauto stesso, che funge da cassa di risonanza. L’altezza della nota emessa varia in funzione dei fori che si lasciano aperti sul flauto, poiché aprendoli e chiudendoli si cambia la lunghezza del diapason, un po’ come avviene con le corde della chitarra: a un diapason più corto corrispondono note più acute, viceversa con un diapason più lungo otteniamo note più gravi. Il pitch (altezza) delle note può anche essere cambiato aprendo o chiudendo parzialmente i fori, ma soprattutto modificando la forza con cui soffiamo nello strumento; più soffiamo con forza più l’intonazione del flauto aumenta, viceversa se utilizziamo una spinta di aria minore lo strumento suonerà “calante”, ovvero con note più gravi. Questo è un aspetto molto importante, poiché se vogliamo lavorare sulla dinamica (volume delle note) non possiamo semplicemente soffiare più dolcemente come avviene con altri strumenti a fiato, dove il pitch delle note non cambia al variare della forza dell’aria.

Quanti tipi di flauto esistono oggi? Oggi possiamo acquistare flauti di diverso tipo, vediamone i principali:

Il primo tipo di flauto è quello che conosciamo tutti, che consiste in un tubo con dei fori. Questo flauto si suona soffiando nell’imboccatura, e le note si cambiano chiudendo e aprendo i fori, in maniera totale o parziale. In questa famiglia di flauti troviamo il comune flauto dolce (in inglese recorder), ma anche i flauti irlandesi (whistles e tin whistles), inoltre strumenti particolari come l’ocarina. Nel flauto dolce, così come negli altri elencati con esso, è presente un elemento nei pressi dell’imboccatura che dirige il flusso dell’aria e rende l’utilizzo dello strumento più semplice rispetto ai flauti che non lo hanno, questi ultimi richiedono un maggior controllo dell'emissione dell'aria da parte del flautista per ottenere le note.

Poi ci sono i flauti che si suonano tenendoli lateralmente, o traversi, come il piccolo, il fife, il dizi cinese e il bansuri indiano. Questi flauti si suonano soffiando in un foro che non si trova sull’estremità verticale dello strumento, ma sulla parte lunga come gli altri fori; il foro di entrata dell’aria si trova distaccato dagli altri, verso l’estremità del flauto. Anche con questi flauti le note si selezionano chiudendo e aprendo i vari fori, ma anche lavorando sul tipo di emissione dell’aria e di imboccatura.

Alcuni flauti hanno un’apertura da entrambi i lati, come nel caso del flauto dolce, altri invece come l’ocarina e il flauto di pan sono chiusi da una estremità e presentano un suono diverso dai flauti con apertura anche sull’altro estremo; la doppia apertura permette al musicista di ottenere un suono più brillante e costituito da più armonici. Nel caso del flauto di pan, le canne suonano una nota sola, e il flauto stesso è costituito da diverse canne in cui soffiare; la tecnica per suonare questo strumento è molto differente da quella impiegata per tutti gli altri tipi di flauto. Una piccola curiosità: la maggior parte dei flauti si suona con la bocca, ma ci sono anche alcuni modelli dove per suonare si usa il naso! È il caso di alcuni flauti delle Filippine, delle Hawaii, della Nuova Zelanda, e di altri territori.

Nella prossima immagine abbiamo un flauto di pan.

Il flauto di pan

Un flauto di pan con diverse canne per diverse note

A differenza degli altri tipi di flauto, quello di pan possiede diverse canne chiuse da una estremità. Le note si ottengono soffiando nelle canne, movendosi da una all'altra con la bocca.

I flauti traversi: Oggi è molto diffuso il flauto traverso da concerto, uno strumento di costruzione più complessa, che presenta un’imboccatura, delle chiavi per chiudere a aprire i fori, e una serie di meccanismi a molla per permettere la corretta utilizzazione dello strumento. Questi flauti sono fatti di nickel, ottone, argento; i modelli più costosi impiegano anche oro e addirittura platino. Alcuni di questi flauti possono avere il corpo in legno invece che di metallo, e meccanica pregiata di argento o oro.

Il flauto traverso utilizzato oggi

Il flauto traverso, utilizzato nelle orchestre oggi

Ci sono tanti tipi di flauti traversi, costruiti con svariati materiali e adornati con delle meccaniche a volte molto pregiate, che sfruttano argento, oro e platino.

I flauti indiani: In India viene molto utilizzato il bamboo, per questo moltissimi flauti sono fatti di questo materiale; lo stesso Dio Krishna suonava un flauto, e questo strumento è molto considerato nella tradizione religiosa indiana. La qualità del flauto indiano dipende molto dalla qualità della canna di bamboo e dal trattamento a cui viene sottoposto il materiale per costruire lo strumento e renderlo meno vulnerabile alle condizioni climatiche che possono cambiarne le performance, come la temperatura dell’aria e soprattutto l’umidità. I flauti indiani più conosciuti oggi sono il bansuri e il venu. Nell’immagine seguente puoi ammirare un bansuri.

Il bansuri, un flauto indiano molto conosciuto

Il flauto bansuri arriva dall'India

In india il flauto per eccellenza si chiama bansuri, ed è capace di produrre un suono magico. Nella tradizione, lo stesso Krishna suonava questo flauto.

Quali sono i flauti cinesi? La Cina possiede una grande tradizione riguardo al flauto, comunemente indicato come dizi. I flauti cinesi erano e sono fatti di bamboo, di legno, ma anche di ossa e ferro e giada! Una delle particolarità di alcuni flauti cinesi, è l’impiego di una membrana, spesso fatta di carta o tessuto sottile, che vibra al passaggio dell’aria e crea una particolare risonanza all’interno del flauto.

I modelli di flauto cinese più conosciuti oggi si chiamano bangdi e quiti, così come anche i xindi e dadi; poi c’è il famoso xiao, che si suona verticalmente e costituisce una vera e propria famiglia di flauti cinesi. Questo flauto lo puoi vedere nell’immagine di seguito.

Lo xiao, il flauto cinese dal suono per la meditazione

La versione cinese del flauto da meditazione si chiama xiao.

Lo xiao è il flauto cinese che si suona in verticale, questo flauto è utilizzato per la meditazione e non solo, per via del suo suono arioso.

Quali flauti troviamo in Giappone? Il flauto giapponese oggi viene spesso associato alla meditazione (come anche quelli indiani e cinesi) per il particolare suono arioso che produce. Tra questi flauti, solitamente fatti in bamboo, troviamo lo shakuhachi e l’ hotchiku che si suonano verticalmente, mentre tra quelli suonanti di traverso abbiamo gli komabue, i ryūteki, e il nōkan. Il flauto giapponese più conosciuto nel nostro paese è sicuramente lo shakuhachi, uno strumento molto affascinante che può aiutarci a meditare e dal non facile impiego; lo shakuhachi richiede infatti molta pratica per essere suonato. Puoi ammirare uno shakuhachi nella prossima immagine.

Lo shakuhachi, flauto giapponese dal suono mistico

Lo shakuhachi è il flauto giapponese più conosciuto nel mondo

Anche questo flauto ha un suono adatto alla meditazione, tuttavia richiede una buona tecnica per essere suonato.

Quali altri flauti troviamo nel mondo? Nel mondo ci sono davvero tantissimi tipi di flauto, e oltre a quelli principali elencati in questo articolo, alcuni molto particolari si trovano nelle zone del Madagascar, del Caucaso, e in altri luoghi remoti del globo.

Termina qui questo piccolo viaggio all’interno del mondo del flauto, spero ti sia piaciuto e ti do appuntamento al prossimo articolo, buna musica!

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