CORSO DI FLAUTO DOLCE
LEZIONE 01
INTRODUZIONE ALLO STRUMENTO

Flauto per le lezioni gratuite

Benvenuto nella prima lezione del mio corso di flauto dolce, io mi chiamo Luciano e sarò il tuo maestro virtuale di musica e di questo meraviglioso strumento. Vuoi imparare a suonare il flauto? Benissimo, in questa lezione lo conosceremo da vicino, scopriremo com’è costruito, come funziona e come dobbiamo montarlo quando esso è diviso in parti; il primo passo per imparare a suonare uno strumento come il flauto é osservarlo bene, perché esso ci accompagnerà, ci auguriamo per molto tempo, nel meraviglioso viaggio della musica.

Prima di cominciare ti racconto qualcosa di me, promettendoti che sarò molto breve: nella vita ho studiato e suono regolarmente diversi strumenti musicali, a cominciare dal pianoforte che suono da quando avevo otto anni e la chitarra, poi sono passato agli strumenti a fiato: prima il sassofono contralto, poi l’armonica blues (che è l’altro strumento che insegno a tempo pieno), e naturalmente il flauto dolce. Ogni volta che ho studiato un nuovo strumento mi sono accorto che mi riusciva meglio e imparavo più velocemente del precedente, per questo penso di aver acquisito una certa esperienza su come avvicinarsi allo studio della musica, e soprattutto su cosa studiare e come studiare per imparare prima e meglio. Nel caso del flauto, trattandosi di uno strumento a fiato, l’esperienza che avevo con il sassofono e l’armonica ha giocato un ruolo importantissimo, soprattutto per quanto riguarda la gestione della respirazione che è uno degli aspetti molto importanti quando si suona strumenti musicali che funzionano con il nostro respiro. Questa è la mia storia in breve, se vorrai conoscermi meglio potrai contattami utilizzando il form nella pagina dei contatti, raggiungermi sui social, o mandarmi una email.

Veniamo ora alla lezione di flauto dolce, e parliamo subito di come questo strumento è costruito: il flauto dolce, può essere di semplice plastica oppure di materiale plastico come la resina ABS di alta qualità, si può inoltre trovare in legno di diverso tipo; i modelli in resina odierni sono ottimi strumenti e costano qualche decina di euro, per un flauto in legno la spesa aumenta, si parte dalle ottanta euro circa a salire. Io ti consiglio, se non hai ancora un flauto, di acquistarne uno in plastica non troppo economico, i modelli migliori della Yamaha o dell’Aulos soprano costano intorno alle venticinque euro e funzionano egregiamente, poi guado sarai più bravo potrai passare a qualcosa di più professionale, magari un bel flauto in legno della Moeck o della Mollenhauer; tieni presente che con un buon flauto in resina plastica non avrai problemi di manutenzione e dovrai solo occuparti di lavare lo strumento regolarmente con acqua e sapone.

Com’è fatto il flauto dolce? Questo flauto ha essenzialmente tre parti che possiamo identificare anche se compriamo uno strumento costruito in un singolo pezzo: partendo dal basso abbiamo il piede (chiamato anche campana), che contiene il foro più in basso del flauto; la campana presenta anch’essa un foro sul fondo, che però non utilizziamo se non quando raggiungiamo un certo livello di esperienza con lo strumento per suonare dei toni speciali e applicare degli effetti particolari alla musica che stiamo eseguendo. Nel flauto dalle linee di costruzione barocche, che è quello più diffuso, spesso la campana presenta anche il punto più stretto del corpo dello strumento, subito dopo il foro per la nota, poi il piede si allarga sul finale. Nell’immagine che segue puoi vedere un particolare della campana di un flauto dolce in resina della Yamaha.

Particolare del piede di un flauto dolce

Sopra il piede del flauto troviamo il corpo, questo presenta i sei fori superiori per suonare le varie note e il foro inferiore per gestire il passaggio di registro (suonare le note più acute). Il foro più in basso del corpo, così come quello presente sul piede del flauto, può essere singolo o sdoppiato; i fori sdoppiati ci permettono di suonare più agevolmente le note alterate do diesis e re diesis sul flauto soprano, oppure fa diesis e sol diesis sul modello contralto. Ti ricordo che la famiglia di flauti dolci è composta da diversi modelli di diversa intonazione e dimensione, quello che utilizzo io nelle lezioni che fanno parte di questo corso gratuito è il flauto soprano, accordato in do, poi ci sono il contralto in fa, il tenore in do, e altri modelli che potrai scoprire anche su questo sito; a tal proposito qui trovi un articolo approfondito sulla famiglia di flauti dolci.

Sui modelli di flauto dolce che non hanno i fori finali sdoppiati, per suonare i semitoni di alterazione dobbiamo imparare a scoprire in parte i fori stessi, questo richiede un poco di pratica in più ma non ti spaventare, con il giusto allenamento tutti funzionerà alla grande!

Torniamo al flauto, la parte più alta dello strumento si chiama testa e contiene il becco. Il becco è molto importante poiché su di esso troviamo la feritoia di ingresso dell’aria (l’imboccatura in cui soffiamo per suonare), la finestrella superiore dalla quale un poco di aria esce quando suoniamo, ma soprattutto il labium, un elemento importantissimo che ci permette di suonare il flauto dolce in maniera più semplice rispetto ai flauti che non contengono il labium, come per esempio quelli di bamboo orientali. Più in la in questa lezione vedremo come funziona l’acustica del flauto dolce e il ruolo del labium, per ora torniamo all’imboccatura, la quale sostanzialmente può essere di due tipi: quella rettangolare e quella ad arco. L’imboccatura ad arco permette al principiante di praticare più facilmente poiché offre una certa resistenza al soffio, come risultato riusciamo a controllare meglio l’emissione dell’aria stessa. Per ciò che concerne il suono del flauto, entrambi i tipi di fessura offrono un suono simile, del resto il tono dello strumento è determinato da diversi fattori quali la nostra emissione dell’aria, il materiale di costruzione e altri particolari. Vediamo i due tipi di imboccatura (rettangolare e ad arco) nella prossima immagine.

Particolari delle forme di imboccatura del flauto dolce

La fessura di entrata dell'aria nel flauto dolce

Sul becco del flauto dolce possiamo avere l'imboccatura con fessura rettangolare oppure leggermente ad arco; quella ad arco offre una piccola resistenza all'aria che soffiamo nel flauto.

La parte del flauto appena sotto l’imboccatura (in inglese si chiama block) serve a convogliare l’aria che soffiamo verso il labium, questo blocco può essere rimovibile su alcuni modelli di strumento, soprattutto quelli di legno. Ecco come si presenta uno di questi blocchi smontato e affiancato al becco di questo bellissimo flauto dolce di legno.

Il blocchetto dell'imboccatura del flauto fuori dalla sede

Il blocchetto nell'imboccatura convoglia l'aria verso il labium.

Sui flauti in legno è possiblie rimuovere il blocchetto dal becco, bisogna fare attenzione a non rovinarne la superficie.

Che altro dire riguardo a com’è fatto il flauto dolce? Intanto che a seconda del modello possiamo avere diverse decorazioni che ne abbelliscono le varie parti, e che sui modelli di resina moderni si trovano delle finiture che ricordano molto il legno, sono disponibili in diversi colori e con diversa ruvidezza al tatto; se vuoi saperne di più, visita il sito internet dei vari costruttori oppure cerca su internet “flauto dolce di resina ABS”.

Come si monta il flauto dolce? I flauti dolci possono essere costituiti da un pezzo unico, ma più spesso li troviamo divisi in due pezzi (testa, e corpo con il piede insieme) oppure in tre pezzi (testa, corpo, e piede separati). Le giunture delle parti che compongono il flauto possono essere decorative, di materiale diverso dal resto dello strumento e spesso di colore diverso; quando ordini un certo modello di flauto puoi solitamente scegliere queste variabili per soddisfare i tuoi gusti personali. Per unire i pezzi del flauto di legno usiamo del grasso che spalmiamo sulle giunture, prima di incastrare il corpo sul piede e la testa sul corpo stesso; di solito questo grasso viene fornito con il flauto ma se dovesse servirtene altro lo trovi tranquillamente anche online.

Nella prossima immagine vediamo un flauto diviso in tre pezzi, questo modello si chiama Mollenhauer Denner, è in legno di Castello Boxwood, e come puoi notare, sui flauti di questo tipo la giuntura ha un sottile strato di sughero, è proprio lì che si applica il grasso. Attenzione! Il grasso non serve a nutrire il sughero, ma semplicemente a far ruotare meglio i pezzi del flauto per allinearli l’uno all’altro.

Flauto dolce in tre pezzi

Il flauto dolce diviso in tre parti

I flauti, sia di legno che di plastica, possono essere costruiti in un singolo pezzo, oppure due o tre pezzi per renderli più trasportabili.

Il piede del flauto, quando diviso dal resto, deve essere montato in modo da avere il foro su di esso a portata del mignolo della mano destra, possiamo fare degli esperimenti per trovare la posizione migliore e più comoda. Vediamo a grandi linee il corretto allineamento del piede al corpo nella prossima immagine.
Allineamento del piede del flauto al corpo
Come funziona il flauto dolce? Ora che sappiamo com’è fatto il flauto e come montarlo, vediamo come funziona, e lo facciamo osservando la prossima immagine.
Schema di funzionamento del flauto dolce

Come funziona il flauto dolce

L'aria entra dal becco e viene inviata dal blocchetto verso l'estremità affilata del labium, quì si crea il vortice dell'onda oscillante che si tramuterà in suono quando l'aria esce dai fori del flauto stesso.

Quando soffiamo nell’imboccatura l’aria viene convogliata a grande velocità verso la parte affilata del labium, e questo avviene perché l’aria passa sul blocchetto di cui ti ho parlato prima in questa lezione. L’aria si scontra con il punto sottile del labium (chiamato anche lama) e si crea una turbolenza che oscilla, questa si chiama onda oscillante. Aprendo e chiudendo i vari fori del flauto, creiamo un diapason di diversa lunghezza che permette allo strumento di suonare le diverse note, naturalmente più fori chiudiamo più il diapason del flauto è lungo e le note saranno più gravi (più basse di tono), viceversa, con diapason corti come quando chiudiamo solo i primi fori in alto, le note che otteniamo sono più acute.

Per ora non abbiamo necessità di sapere nel dettaglio cosa accade nel flauto, ma sappi che il modo in cui soffiamo e sosteniamo l’aria all’interno di esso influenza notevolmente il risultato, inoltre per suonare correttamente dobbiamo adattarci di volta in volta a seconda delle note che dobbiamo suonare, note gravi o acute: non basta chiudere e aprire diversi fori! Nelle prossime lezioni vedremo meglio questi concetti, per ora abbiamo studiato abbastanza il nostro strumento, e sono sicuro che ora che lo conosci meglio ti appassionerai ancora di più ad esso.

Io ti do appuntamento alla prossima lezione di flauto dolce, e ti auguro tanta buona musica.

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