Hai deciso di acquistare un’ocarina e non sai da che parte cominciare? Sei indeciso se acquistare un’ocarina di tonalità bassa oppure con un’estensione che presenta note più acute? Meglio prendere un’ocarina in do oppure una in sol? Se sei curioso di conoscere più da vicino questo strumento leggi questo articolo, oggi infatti parliamo di estensione musicale dell’ocarina e delle tonalità in cui possiamo acquistarla.
La tonalità dell’ocarina: come abbiamo visto nell’articolo introduttivo sull’ocarina, sappiamo che le tonalità in cui questa viene maggiormente costruita sono il do maggiore, il sol maggiore e il fa maggiore; ci sono poi ocarine intonate in altre tonalità come il re maggiore, e si possono trovare strumenti con intonazioni particolari per avere una sonorità più "esotica". Dal punto di vista della tonalità, parliamo di tonalità maggiore perché la diteggiatura che questi strumenti presentano ci permette di ottenere in maniera relativamente naturale le note della scala maggiore proprio della tonalità in cui sono costruite. Per suonare le note alterate (diesis e bemolli) si utilizzano delle diteggiature cosiddette “cross fingering”, ovvero con sequenza diversa da quella consueta., dove per esempio lasciamo un foro aperto tra due chiusi.
Anche se compriamo un’ocarina di una certa tonalità, imparando a suonare le note alterate possiamo suonare in diverse tonalità, tuttavia se acquistiamo uno strumento con pochi fori, le possibilità di fare questo diminuiscono, per questo è consigliabile utilizzare delle ocarine a dieci o undici fori che ci danno sicuramente un maggior numero di note disponibili, o addirittura ocarine a doppia o tripla camera.
L’estensione musicale dell’ocarina: il numero di fori dell’ocarina determina la cosiddetta estensione musicale, significa la distanza tra la nota più grave e quella più acuta che lo strumento è in grado di emettere. Nella prossima immagine vediamo, per capire bene cos’è l’estensione, una tastiera del pianoforte; notiamo che questo strumento ha un’estensione di più di sette ottave, e sappiamo che a sinistra si trovano le note più gravi e a destra quelle più acute.
L'ocarina ha normalmente un'estensione di un'ottava e mezza, questa serie di note però può partire da una nota più grave oppure più acuta, in particolare, se per esempio prendiamo un'ocarina in do, questa può partire sull'ottava 4 oppure 5 oppure 6 dell'estensione musicale. Il numero di note che ci permetterà di suonare è identico, solamente che queste saranno più basse (gravi) oppure più alte (acute).
L'ocarina in do basso ha l'estensione che parte più a sinistra se ci riferiamo alla tastiera del pianoforte, quella contralto è nella zona centrale, mentre l'ocarina soprano parte dall'ottava più alta.
Eccon nella prossima immagine le tre estensioni dell'ocarina indicate sulla tastiera.
Cosa accade se compriamo ocarine con stesso numero di fori ma accordatura diversa? Semplice, se per esempio prendiamo un’ocarina in sol maggiore, questa partirà da una nota diversa (il sol) e tutte le note saranno spostate di conseguenza; naturalmente tra le note che otteniamo con la “normale” diteggiatura avremo il fa diesis. La scala musicale di sol maggiore ha le note sol, la , si, do, re, mi e fa#; mentre quella in do maggiore ha le note do, re, mi, fa, sol, la e si.
Le ocarine con doppia camera e tripla camera estendono, solitamente verso l’alto, l’estensione musicale dello strumento.
I fori di estensione note in basso: molti modelli di ocarina presentano sul corpo due fori aggiuntivi, i quali permettono di estendere il range di note che possiamo suonare verso il basso; per esempio su un’ocarina accordata in do maggiore con un foro “sub” possiamo ottenere la nota si più bassa, tuttavia l’accordatura dell’ocarina non diventa in “si” ma rimane in do. Nella prossima immagine possiamo vedere le note che vengono aggiunte da un foro subb sui tre tipi di ocarina; sono quelle evidenziate con il grigio più scuro.
Sebbene i fori “sub” ci permettano di suonare delle note in più, il loro utilizzo non è semplice, in quanto spesso il volume che otteniamo da queste notte è inferiore, l’intonazione è difficoltosa e anche il tipo di timbro che viene emesso non è molto chiaro. L’utilizzo di queste note aggiuntive è solitamente indicato per toni di passaggio e abbellimenti, certamente non è consigliabile cominciare e terminare delle melodie su queste note.
Su un’ocarina a undici fori un solo foro “basso” è accettabile, mentre su uno strumento con dodici fori il limite è di due fori “bassi”; se davvero vogliamo delle note aggiuntive meglio orientarsi su ocarine a doppia o tripla camera.
Siamo arrivati così al termine di questo articolo sulle tonalità delle ocarine e sulla loro estensione musicale. Io ti do appuntamento qui sul mio sito internet e sul mio canale YouTube molto presto e ti auguro tanto buona musica; ciao!