CONOSCIAMO L'OCARINA, UNO STRUMENTO MUSICALE DAL SUONO "FANTASTICO"

Ocarina - strumento musicale

Se c’è uno strumento musicale dalla forma globulare e che produce un suono molto particolare che si adatta bene a certe atmosfere fantasy questo è l’ocarina. Nell’ articolo ti presento questo curioso oggetto, impareremo com’è fatto, come funziona, e daremo un’occhiata a diversi modelli e varianti che possiamo trovare in commercio.

L’ocarina è uno strumento a fiato molto conosciuto nel mondo e che vede il nostro paese in testa alle classifiche per quanto riguarda la sua produzione artigianale, si pensi per esempio che è conosciuta anche perché utilizzata nei videogame (The Legend of Zelda - Ocarina of Time), in cartoni animati come Dragonball Z, nella serie Capitan Harlock e in diversi altri contesti. Mettiamoci comodi e andiamo alla scoperta di questo meraviglioso piccolo oggetto!

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Dove nasce l’ocarina e chi l’ha costruita per la prima volta? Cominciamo a parlare dell’ocarina partendo da dove e quando è stata per la prima volta costruita: se parliamo di ocarina standard, quella conosciuta nel mondo occidentale, beh questa è proprio stata costruita per la prima volta in Italia, precisamente in una località della provincia di Bologna chiamata Budrio; per questo motivo l’ocarina di Budrio è conosciuta in tutto il mondo ed è considerata uno degli strumenti più interessanti nostrani. Pensa che questa ocarina vanta ormai più di centocinquanta anni, infatti è stata prodotta nel 1853, e il suo ideatore si chiamava Giuseppe Donati.

Le prime ocarine costruite da Donati furono tutte simili e della stessa dimensione, successivamente l’artigiano ideò delle ocarine di diversa grandezza e intonate in maniera da poter suonare bene insieme, fu in quel momento che nacque anche il gruppo budriese delle ocarine, di cui Donati era il capostipite. Giuseppe Donati girò parecchio l’Italia e l’Europa portando con se la sua musica e i suoi strumenti, così l’ocarina venne conosciuta un po’ ovunque e nelle città importanti come Londra e Parigi. Successivamente questi piccoli strumenti vennero esportati anche negli Stati Uniti, in Cina, in Giappone e persino in Perù, diventando così tra i più conosciuti e utilizzati nel mondo.

Negli stati uniti l’ocarina fu anche adottata come passatempo per i soldati impegnati nel secondo conflitto mondiale: che cosa curiosa, durante invece la prima guerra mondiale fu un altro strumento a fare compagnia alle truppe impegnate nelle dispute: l’armonica a bocca.

Il funzionamento dell’ocarina: Diversamente dal flauto traverso e dal flauto dolce, l’ocarina fa parte degli strumenti a fiato globulari, cosa significa? Uno strumento a fiato globulare invece di avere la forma di un tubo ha la forma di un globulo, e presenta una camera di risonanza che è chiusa, può essere di diverse forme, solitamente tondeggianti. Se pensiamo per esempio al flauto traverso, la sua camera è aperta sul fondo, anche il flauto dolce è fatto in questo modo, per cui il modo in cui il suono viene prodotto nell’ocarina differisce da quello che determina il suono negli altri tipi di flauto: nell’ocarina tutta la massa d’aria contenuta al suo interno vibra, il suono viene prodotto quando questa massa raggiunge una certa pressione e fuoriesce dallo strumento. Se vuoi saperne di più riguardo al fenomeno fisico che si genera quando suoniamo l’ocarina, puoi cercare sulla rete “Risonanza di Helmholtz.”

Mentre nel flauto dolce e nel flauto traverso la posizione dei fori incide molto sull’intonazione delle note, nell’ocarina la posizione di questi è meno determinante; quello che conta è la superficie della camera aperta (somma dei fori aperti), più questa superficie è ampia più sarà acuta la nota emessa. Come nel flauto dolce, anche nell’ocarina è presente un labium sul quale viene indirizzata l’aria che soffiamo nell’imboccatura; questo taglia l’aria che in parte vibra all'interno della camera e in parte esce.

Com’è il suono dell’ocarina? La caratteristica sonora di questo strumento è che non ha una particolare dinamica di volume, inoltre le sue note non presentano quasi armonici. L’ocarina è anche uno strumento che è abbastanza difficile da intonare, tuttavia per l’utilizzo che se ne fa, probabilmente è proprio questa una delle sue caratteristiche più interessanti, il suo suono infatti richiama quello di alcune specie animali e si sa, la perfezione non è sempre sinonimo di bellezza.

Come si suona l’ocarina: da un certo punto di vista suonare l’ocarina è simile a suonare il flauto dolce, infatti per scegliere le note da produrre apriamo e chiudiamo dei fori, tuttavia rispetto al flauto dolce la posizione delle mani e delle dita sui fori è differente, per questo per imparare a suonare l’ocarina è necessario un periodo di adattamento, del resto un po’ quello che avviene quando impariamo a suonare qualsiasi strumento nuovo. Solitamente le ocarine hanno da dieci a dodici fori, poi ci sono in commercio delle ocarine a quattro e sei fori come quelle inglesi, e altri modelli particolari; le ocarine sono costruite in diverse tonalità e, come avviene con altri strumenti musicali, la loro dimensione determina il suono che producono: ocarine grandi producono note più gravi, mentre ocarine piccoline producono note più acute.

Le tonalità delle ocarine: quando acquistiamo un’ocarina possiamo sceglierla in diverse tonalità, e nel selezionare quella che fa al caso nostro dobbiamo tenere conto che dato il numero relativamente esiguo di note che questo strumento ci mette a disposizione non potremo suonare in molte tonalità diverse, e questo nonostante l’ocarina sia uno strumento completamente cromatico; per questo motivo un’ocarina con pochi fori, come quella inglese a quattro fori oppure quella a sei fori sarà più limitata rispetto a un’ocarina con dodici fori. Per quanto riguarda le tonalità più diffuse troviamo l’ocarina in do maggiore, quella in sol maggiore, in re e in fa maggiore. Come visto in precedenza possiamo anche avere ocarine “basso” molto utilizzate per l’accompagnamento, rispetto a quelle più piccole e con suoni acuti che bene si adattano a riprodurre melodie.

Di cosa è fatta l’ocarina: per costruire l’ocarina oggi si utilizzano vari materiali, tuttavia quello tradizionale che mantiene un alto valore rispetto al lavoro artigianale è la terracotta, questo materiale impiegato da secoli per costruire vasi e oggetti di ogni tipo. In commercio ci sono ocarine di polimeri plastici, di ceramica, porcellana, di metallo e di legno, quest’ultimo fa parte sicuramente dei materiali più naturali e belli da impiegare per costruire questo strumento; diversi tipi di legno donano all’ocarina diverse sfumature nel suono e sicuramente una diversa esperienza per chi la suona.

Le varie forme dell’ocarina: All’ocarina dalla forma classica che tutti conosciamo si affiancano ocarine più rotonde, delle piccole ocarine fatte a mo di pendente, ocarine più o meno allungate, oppure della forma avveniristica ispirata ai migliori film di fantascienza. A determinare la forma di questo strumento è anche il tipo di camera, possiamo infatti avere ocarine a singola camera, a doppia e a tripla camera; questi strumenti ci permettono di suonare molte più note, infatti ogni camera è accordata in maniera diversa. Nelle prossime immagini vediamo alcune di queste ocarine.

Ocarina classica di Budrio

Ocarina classica di Budrio

Questa è la classica forma dell'ocarina.

Ocarina a doppia camera

Ocarina a doppia camera

L'ocarina a doppia camera permette di suonare un numero maggiore di note.

Ocarina a pendente con quattro fori

Ocarina a pendente inglese

L'ocarina a pendente, un oggetto bello da indossare e simpatico da suonare.

L'ocarina in linea dalla forma dritta

Ocarina in linea

L'ocarina in linea ha una forma molto divesa dalle classiche ocarine. Questa ocarina ricorda vagamente un flauto dritto come il flauto dolce.

Quanto costa un’ocarina? Come avviene per tutti gli strumenti musicali possiamo comprare ocarine che costano pochi euro oppure optare per strumenti che costano anche più di duecento euro, come sempre è meglio orientarsi vestro dei costruttori affidabili e non comprare oggetti dal prezzo molto basso e invitante; ricordiamoci che suonare uno strumento musicale di buona qualità è più facile che suonare uno strumento scadente, l’investimento deve quindi essere ponderato. Un’ocarina di buona fattura comunque costa meno di tanti altri strumenti musicali, considera che con cinquanta euro puoi averne una perfettamente in grado di farti imparare a suonare e divertirti.

Ok, siamo così arrivati al termine di questo breve viaggio attraverso il mondo dell’ocarina. Abbiamo visto che questo è uno strumento piccolo ma interessante, che non costa molto e che possiamo comprare di diverse dimensioni e in molte tonalità; l’ocarina è anche uno dei pochi strumenti musicali che possiamo indossare, infatti i modelli a pendente sono oltre che divertenti da suonare, belli da portare al collo oppure come portachiavi. Di seguito su questa pagina trovi un video dove potrai ascoltare l’ocarina in azione, a me non resta che darti appuntamento qui sul mio sito con un prossimo articolo su questo meraviglio strumento; ci vediamo presto!

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