IL FLAUTO DOLCE CONTRALTO: CONFRONTIAMOLO CON QUELLO SOPRANO

Il flauto dolce contralto

Se ti piace il flauto dolce e lo suoni, oppure se ti stai avvicinando ad esso proprio in questo momento, forse ti farebbe piacere saperne di più riguardo ai modelli soprano e contralto, dato che questi sono i due membri della famiglia di flauti dolci più utilizzati. In quest o articolo scopriamo da vicino il flauto contralto e lo confrontiamo con il fratellino soprano, cominciamo subito!

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Il flauto soprano, lo conosciamo tutti poiché è esattamente il tipo di flauto che ci hanno fatto comprare a scuola quando eravamo bambini, tutt’ora nelle nostre scuole questo strumento piccolo e squillante viene insegnato ai ragazzi; il flauto contralto invece è più grande, ha una “voce” diversa, e generalmente lo si scopre o dopo che si è passati un po’ di tempo con il flauto soprano, oppure se si frequenta una seria scuola di musica. Oggi ti condurrò alla scoperta del flauto contralto e lo confronteremo con il fratellino più piccolo; li analizzeremo sia dal punto di vista della costruzione, che della diteggiatura, dell’utilizzo e dell’accordatura. Scoprirai che il flauto contralto è un bellissimo strumento, e che se sai già suonare il flauto dolce soprano, passare al modello più grande non sarà troppo difficile.

Come sono fatti il flauto dolce soprano e quello contralto.

Nella famiglia di flauti dolci abbiamo diversi strumenti con dimensione ed estensione musicale diversa, tuttavia dal punto di vista costruttivo alcuni di essi sono molto simili; il flauto soprano e quello contralto si somigliano davvero molto. Come puoi vedere dalla prossima immagine, questi due modelli di flauto dolce possono essere considerati fratelli, dato che quello contralto ha la stessa forma di quello soprano ed è solamente più grande.

La famiglia di flauti dolci - basso, tenore, contralto, soprano e sopranino

Guardando l’immagine precedente si nota che i flauti dolci contralto e soprano hanno in pratica la stessa forma, e nel caso di questi modelli, anche le rifiniture, il colore e naturalmente il materiale impiegato per costruirli sono identici. Se invece diamo uno sguardo ai flauti più grandi della famiglia come il tenore e il basso, vediamo che questi sì che differiscono dagli altri; sul flauto tenore notiamo la chiave per azionare l’ultimo foro (quello posizionato sul piede del flauto), e addirittura sul flauto basso, oltre alle chiavi, c’è anche il becco ricurvo per agevolare l’utilizzo dello strumento. Osserviamo ora che il flauto soprano è lungo circa la metà di quello tenore, mentre la lunghezza del flauto contralto è di circa una volta e mezza la lunghezza del flauto soprano, in realtà qualche centimetro in meno. La lunghezza dei flauti è determinata dal concetto di diapason, come avviene con le corde della chitarra, a lunghezze maggiori corrispondono note più gravi e viceversa.

I materiali impiegati per costruire il flauto dolce contralto e quelli per il flauto soprano.

Dal punto di vista dei materiali impiegati, il flauto dolce soprano e contralto condividono gli stessi legni oppure le stesse plastiche, che oggi sono ormai moderne resine ABS; tra i legni più utilizzati troviamo quello di pero, l’acero, il palissandro, l’ebano e la grenadilla, poi ci sono tutta una serie di legni di tipo abbastanza morbido che vengono altresì impiegati per costruire gli strumenti più economici.

Dato che i flauti contralto e soprano non hanno bisogno di meccanismi per azionare le chiavi (parti montate sui modelli più grandi per agevolare l’apertura e la chiusura dei fori più distanti), su questi flauti non troviamo altri materiali se non un poco di sughero sui modelli di legno, sughero che viene impiegato per assicurare una perfetta tenuta quando si montano i due o tre pezzi che compongono lo strumento. A questo proposito il flauto soprano lo possiamo trovare costruito in un pezzo unico, oppure due pezzi, o ancora meglio tre pezzi; per quanto riguarda il flauto contralto, questo viene quasi sempre costruito in tre pezzi per agevolarne il trasporto e la pulizia.

La diteggiatura dei flauti dolci contralto e soprano.

I flauti dolci possono avere diverse diteggiature, quelle più utilizzate sono quella barocca e quella tedesca, chiamata anche moderna. Il flauto dolce soprano lo possiamo trovare con entrambe le diteggiature, per ciò che concerne il flauto contralto invece la diteggiatura barocca è quella che si trova su un numero maggiore di modelli; bisogna tenere conto del fatto che in genere chi si avvicina al flauto contralto lo fa dopo che ha già acquisito una buona esperienza con il modello soprano, e questo in genere accade anche con l’avvicinamento a un certo tipo di repertorio barocco, nel quale alcune opere vengono eseguite più agilmente con appunto gli strumenti con diteggiatura barocca.

L’estensione e le note dei flauti dolci contralto e soprano.

Prima di tutto è necessario comprendere che il flauto dolce soprano è in tonalità di do mentre quello contralto è in tonalità di fa, perciò queste sono le note che otteniamo sui due modelli di strumento quando suoniamo tenendo tutti i fori chiusi.

L’estensione musicale di uno strumento è la distanza tra la nota più grave e quella più acuta che lo strumento stesso è in grado di emettere; nel caso dei flauti soprano e contralto l’estensione è simile, poco più di due ottave; quello che cambia sono invece le note e innanzitutto da dove lo strumento si colloca sull’estensione in generale.

Nella prossima immagine ti mostro le estensioni dei flauti dolci sopranino, soprano e contralto, rapportate alla tastiera del pianoforte per meglio comprendere dove queste si posizionano.

Estensione musicale flauti dolci contralto, soprano e sopranino

Il flauto soprano ha come nota più grave il do2, mentre il flauto contralto parte da un fa1; in altre parole quando suoniamo la nota con il foro del portavoce chiuso e i tre fori superiori in alto chiusi sul flauto contralto otteniamo la stessa nota do che suoniamo sul flauto soprano con tutti i fori chiusi.

Per capire meglio questo concetto puoi guardare l’immagine qui sotto.

Diteggiatura flauti contralto e soprano

L’estensione e la tonalità del flauto sono importantissime specialmente se si suona in compagnia, mentre se suoni da solo il senso di quello che esegui non cambia; dato che la musica è fatta di intervalli, se suoniamo qualcosa sul flauto soprano e poi la ripetiamo sul modello contralto utilizzando la diteggiatura identica, in pratica trasponiamo la musica, il cui significato sostanzialmente rimane invariato.

Se per esempio eseguiamo un brano in do maggiore sul flauto soprano, ripetendo i movimenti su quello contralto otteniamo lo stesso brano ma questa volta in fa maggiore, e tutto suonerà più grave; per fare un altro esempio, se sul flauto soprano suoniamo un brano in mi minore, ripetendo la diteggiatura sul contralto otteniamo lo stesso brano ma in tonalità di la minore. Per calcolare velocemente il cambio di tonalità tra questi due flauti ti basta aggiungere cinque semitoni alla tonalità di partenza se cominci sul soprano, oppure sottrarli se parti dal flauto contralto. Per chiarirti meglio questo concetto, nella prossima immagine puoi vedere le note delle scale musicali di do maggiore e fa maggiore.

Note delle scale di do maggiore e fa maggiore

Differenze nel suono dei flauti dolci soprano e contralto.

Dal punto di vista del suono il flauto soprano è sicuramente più squillante mentre il flauto contralto ci offre una palette di suoni più armoniosi, con dei toni più bassi sulle prime note; in un certo senso il suono del flauto contralto richiama quello dei flauti di bamboo, questo diventa più evidente se si suona in maniera “ariosa”, ovvero facendo sentire anche l’aria oltre alle note. Anche il volume del flauto contralto è meno invasivo, i vicini di casa nei condomini tendono a tollerarlo meglio del flauto soprano, specialmente se si suona tante ore al giorno.

Differenze nell’utilizzo dei flauti dolci soprano e contralto.

Se sai già suonare il flauto dolce soprano e stai anche provando a utilizzare il contralto, ti sarai accorto che ci sono alcune differenze: il flauto contralto richiede una maggior quantità di aria per suonare, e soprattutto i fori su questo strumento sono più distanti visto che esso ha una lunghezza maggiore; ne consegue che per utilizzare il flauto contralto abbiamo bisogno di un certo periodo di adattamento iniziale, durante il quale può anche accadere che le dita si indolenziscano, oppure che si creino delle tensioni muscolari alle mani o ancora qualche disagio ai tendini delle stesse. Tutto questo è normale, ti consiglio di non sforzarti troppo, specialmente se hai le mani piccole, e di esercitarti poco alla volta finché il tuo corpo si abituerà al nuovo strumento.

Per diminuire le possibilità che si presentino questi inconvenienti, puoi anche eseguire alcuni esercizi di stretching delle dita come fanno anche i chitarristi che devono imparare a suonare accordi complessi. Il flauto contralto non è indicato per i bambini troppo piccoli, per questi è consigliabile cominciare con il modello soprano, d’altronde come già detto, passare da un modello all’altro una volta che si ha già maturato esperienza non è difficile.

Questa discussione di oggi sulle differenze e le somiglianze tra flauto dolce soprano e contralto termina qui, spero che ti sia stata utile; io ti do appuntamento alla prossima e ti auguro tanta buona musica. Ciao!

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