SCOPRIAMO I LEGNI UTILIZZATI PER COSTRUIRE IL FLAUTO DOLCE

Diversi tipi di legno per flauto dolce

Non c’è dubbio, quando ti innamori del flauto, prima o poi cominci a pensare di voler provare a suonarne uno di legno. Se poi si tratta di un flauto dolce meglio ancora, visto che molto spesso chi si avvicina a questo strumento lo fa con un po’ di timore riguardo alla spesa da affrontare, e quasi sempre sceglie di cominciare a studiare con un flauto di plastica, anzi oggi diremmo di resina ABS. In questo articolo scopriremo quali sono i legni più utilizzati per costruire il flauto e di ognuno conosceremo le caratteristiche.

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La scelta del materiale del flauto da utilizzare fortunatamente non deve essere effettuata subito, e iniziare a suonare un flauto in resina risulta naturale, visto che con poche decine di euro si possono comprare flauti dolci di ottima qualità, basta affidarsi a costruttori conosciuti come Yamaha oppure Aulos, che hanno tanti flauti per principianti ben collaudati. Nelle immagini seguenti possiamo vedere due ottimi flauti in ABS delle suddette marche, lo Yamaha YRS312BIII soprano, e l’Aulos Haka 703W, anch’esso soprano.

Flauto in plastica ABS yamaha
Flauto in plastica Aulos

Come dicevo prima però, arriva un momento (e spesso arriva molto presto) che si vuole provare a fare un salto di qualità passando a un flauto di legno, e in quel preciso istante vogliamo saperne di più su che tipo di legno si utilizza per costruire questo strumento e su come questo influisce il suono che otteniamo; del resto vogliamo sapere se davvero spendere dei soldi (qualche centinaia di euro per un buon flauto) ci porterà dei vantaggi.

Quali sono le caratteristiche di un flauto dolce di legno che incidono sulla sua qualità?

Quando parliamo di flauti di legno, gran parte del suono che producono viene influenzato dal design dello strumento e dallo stile di costruzione, dagli accorgimenti di progettazione del corpo, della testa e del piede, e della parte molto importante che riguarda il labium. Il materiale (in questo caso il legno) incide anch’esso sul tipo di suono che emettiamo, possiamo anche dire che in generale un flauto di legno offre più possibilità di manipolazione del suono durante la nostra performance, permettendo ai flautisti più bravi di colorare e modellare il timbro del loro strumento a piacimento, variando l’emissione dell’aria, la posizione della bocca, la conformazione della cavità orale e l’utilizzo della lingua.

In genere i flauti di plastica si suonano abbastanza facilmente ma ci danno un range di possibilità minori per quanto riguarda il suono e la sua espressività; il legno è sicuramente qualcosa di più piacevole anche dal punto di vista del flauto in quanto oggetto, si pensi all’effetto che fanno quando prendiamo in mano un flauto di resina e uno di legno, per non parlare poi di quando li avviciniamo alla bocca.

Sappiamo tutti che un flauto di legno richiederà una certa cura, visto che si tratta di un materiale vivo, ma le soddisfazioni che può portarci soffiare in questo tipo di strumento possono essere grandiose.

Tornando al legno usato per i flauti dolci, ogni tipo di legno tende a dare un suono diverso allo strumento: legni abbastanza morbidi come quello d’acero, di pero o di altri alberi da frutta, producono un suono molto caldo ma con un volume inferiore a quello che possiamo ottenere con flauti di legno più duro; l’ebano e la grenadilla sono sicuramente dei legni che donano al flauto un suono più forte e brillante. Di seguito analizziamo le caratteristiche di alcuni legni più comunemente utilizzati per i flauti.

I flauti dolci di legno di bosso europeo (European Boxwood). Questo legno è stato il materiale prediletto per i costruttori di flauti dolci del passato, è un legno che si intaglia molto bene e ha una grana fine. Il problema è che questo originale legno arriva da una pianta che cresce molto lentamente, per ottenere un albero abbastanza grande da essere utilizzato per costruire uno strumento bisognerebbe aspettare più di 300 anni. Ne risulta che utilizzare questo tipo di legno per il flauto è complicato, anche perché la pianta è piena di nodi, tagli, biforcazioni, e imperfezioni; può succedere che per uno stesso flauto venga utilizzato il legno di piante di bosso differenti. Per quanto riguarda il colore, il bosso è giallo paglierino, per questo viene spesso verniciato per dargli un aspetto più scuro e accattivante; la verniciatura serve anche a rendere i pezzi del flauto (che possono provenire da piante diverse vista la difficoltà di cui accennavo sopra) più uniformi alla vista.

I flauti di bosso di diverse qualità: I flauti di fascia media, come il Moeck Rottenburgh e il Mollenhauer Denner, utilizzano il legno di piante di bosso non provenienti dall’Europa ma da Sud America o dall’Asia, queste sono piante diverse: il loro legno ha una grana meno fine ma l’albero cresce più velocemente, quindi dal punto di vista della produzione su larga scala, questo tipo di legno è più performante.

Moeck Rottenburgh boxwood - flauto
Flauto Mollenhauer 5124 Denner Soprano

I flauti di legno d’acero (maple): L’acero è sicuramente un legno molto popolare tra i costruttori di flauti, specialmente per quanto concerne le copie dei flauti rinascimentali, del resto proprio i flauti del rinascimento che abbiamo oggi in eredità sono fatti di legno d’acero o legno ad esso molto simile, e se sono arrivati fino ai giorni nostri ne deduciamo che la qualità di questo legno è ottima.

L’acero è disponibile in pezzi grandi e consistenti, un grosso vantaggio per costruire flauti in di un solo pezzo o due pezzi, e di taglia grossa come i flauti tenori o bassi, di tipo barocco e anche che più moderno. Il legno di acero è altresì molto decorativo dal punto di vista della sua grana, che può fornire essa stessa dei disegni naturali. Questo legno è utilizzato anche per flauti più economici, e può essere trattato ad alta pressione con una cera per proteggerlo e diminuire la quantità di umidità che può assorbire.

Il colore naturale del legno d’acero è chiaro, per questo viene colorato esaltando la bellezza della sua grana. Il suono dei flauti d’acero è caldo e si mescola bene con quello degli altri strumenti. Alcuni costruttori di flauti dolci tedeschi utilizzano un particolare legno di acero montano chiamato sycamore maple, questo soprattutto per i flauti rinascimentali.

flauto Mollenhauer 4107 Kynseker Soprano -  maple

Il flauto dolce di ebano africano (african ebony): Il legno chiamato ebano è molto denso e pesante, ha un colore marrone scuro che può anche tendere al nero; questo è il legno preferito dai costruttori di flauti dolci che vogliono ottenere degli strumenti davvero accattivanti alla vista. La densità dell’ebano dona al flauto un suono brillante e corposo, così come potente e presente; queste caratteristiche rendono il flauto di ebano ideale per i concertisti che eseguono parti soliste.

Yamaha YRA803 Alto Recorder Ebony - Flauto in ebano

I flauti dolci di palissandro (rosewood): Il nome rosewood è un nome generico per indicare una famiglia di legni delle fabacee, chiamata dalbergia. Questa famiglia include il palissandro, il kingwood, il legno di latifoglie americane, e molti altri; e tutti hanno la caratteristica che quando li si taglia emettono un profumo simile a quello delle rose, da qui il nome rosewood. Questi legni sono molto colorati e hanno una grana contrastata, il colore varia dell’arancione a rosso, al viola, per arrivare fino al marrone.

I flauti fatti di questi legni hanno un suono leggermente stridente e ricco di armonici.

Mollenhauer 5125 Denner Soprano Recorder rosewood

I flauti dolci di grenadilla: Il legno di grenadilla è un ottimo legno scuro che somiglia all’ebano ma solitamente contiene più marrone nella sua grana. Parliamo di un legno molto duro e che dura negli anni, i flauti fatti di grenadilla hanno un tono molto brillante, chiaro e penetrante, che lo rendono adatto a chi suona come solista o nei concerti.

Moeck 4107 Rottenburgh Sopranino grenedilla

Le caratteristiche del legno per i flauti dal punto di vista fisico. Ci sono due variabili importanti che caratterizzano i legni di cui abbiamo parlato: il peso specifico e la durezza misurata con il test di Janka. La prima variabile è il rapporto tra la densità del legno e il suo peso in acqua, quindi legni con una peso specifico maggiore di 1 non galleggiano; sappiamo poi che legni più densi tendono a resistere più a lungo nel tempo.

Il test di durezza di Janka invece misura la forza necessaria a far penetrare una sfera d’acciaio del diametro di 11,28 millimetri dentro il legno (la sfera deve penetrare nel materiale per la sua metà); naturalmente legni più duri richiederanno più forza. L’unità di misura della durezza di Janka è kgf (kilogrammo forza).

Vediamo i valori di queste due variabili per alcuni tipi di legno utilizzati per il flauto:

Legno di bosso europeo: peso specifico 0.91, durezza di Janka 1288,20 kgf.

Legno di bosso Castello: peso specifico 0.82, durezza di Janka 535,23 kgf.

Acero duro americano: peso specifico 0.72, durezza di Janka 657,70 kgf.

Sycamore europeo: peso specifico 0.62, durezza di Janka 476,27 kgf.

Palissandro Dalbergia: peso specifico 0.93, durezza di Janka 1156,66 kgf.

Kingwood D. caerensis, peso specifico 0.97, durezza di Janka 1514,99 kgf.

Latifoglie americane: peso specifico 0.97, durezza di Janka 1133,98 kgf.

Ebano africano Diospurys crassiflora: peso specifico 1.03, durezza di Janka 1397,06 kgf.

Grenadilla Dalbergia melanoxylon: peso specifico 1.1, durezza di Janka 1664,68 kgf.

Questo articolo sui flauti dolci e il legno per essi utilizzati termina qui, io ti invito a visitare i siti dei costruttori di flauti per avere informazioni più specifiche sui loro modelli, e ti do appuntamento alla prossima; buona musica!

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