SUONIAMO IL TIN WHISTLE:IL VIBRATO

Come suonare le note acute sul tin whistle

Dopo aver imparato a suonare le cose semplici con il tin whistle, arriva il momento di apprendere un degli effetti più utilizzati per dare movimento e anima alla musica: il vibrato. In questa lezione impariamo cosa significa questa parola e faremo pratica, vedrai che quello che apprenderai lezione renderà la tua esecuzione musicale più piacevole, sia per te che per chi ti ascolta, dato che il vibrato è un effetto che modifica l’espressione delle note che suoniamo, aggiungendo dinamica alle frasi musicali e al suono stesso del tin whistle così come del flauto irlandese.

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Cosa significa vibrato? Il vibrato è una variazione dell’aria che soffiamo nel flauto e che modifica il pitch (tono della nota) che stiamo suonando, la variazione di aria assume una forma sinusoidale, perciò la nota suonerà un poco sopra e un poco sotto il suo normale tono. Devi sapere che il vibrato con il tin whistle si può ottenere anche con le dita, in questa lezione tuttavia impariamo come suonare il vibrato che riguarda appunto l’emissione di aria. Nella prossima immagine puoi vedere la forma sinusoidale che caratterizza questo effetto, la stessa forma si applica al tremolo (variazione di volume) di altri strumenti musicali.

Come suonare il tin whistle: il vibrato

Come si vede nell’immagine precedente, la quale ci mostra tre onde sinusoidali con frequenza diversa, il vibrato può essere più o meno veloce; a sua volta possiamo cambiare anche l’ampiezza dell’onda, ovvero di quanto l’altezza della nota deve modificarsi nei due sensi: un vibrato può essere quindi veloce ma poco evidente, oppure veloce e anche evidente, così come possiamo suonare note con un vibrato lento ma poco marcato, e naturalmente emettere un vibrato lento e anche marcato. La scelta del tipo di vibrato dipende dal contesto musicale in cui operiamo, in linea di massima non è consigliabile esagerare ne per quanto riguarda la frequenza, ne per ciò che concerne l’ampiezza dell’effetto.

Dato che stiamo parlando di emissione dell’aria, la prima cosa che dovrebbe venirci in mente (se hai seguito nelle lezioni precedenti sono sicuro che succede anche a te) è la parola “diaframma”; esatto, perché per ottenere un buon vibrato dobbiamo utilizzare proprio il diaframma per controllare la variazione di aria e sostenerla. Ormai lo sappiamo, saper impiegare il diaframma, per noi che suoniamo degli strumenti a fiato è fondamentale.

Perché il vibrato modifica le note che suoniamo? Dato che nel tin whistle soffiando aria più velocemente aumenta l’intonazione delle note e viceversa se usiamo poca aria le note diventano calanti (scendono di altezza), il vibrato non può che cambiare l’intonazione della nota. Accade però che un flautista esperto è anche in grado di utilizzare il vibrato per dare l’impressione di variare il volume della nota invece che la sua altezza, proprio per questo il vibrato è annoverato tra gli effetti che si utilizzano per dare dinamica al suono del flauto.

Ora che abbiamo visto cos'è il vibrato, possiamo dare un'occhiata agli esercizi che ho creato appositamente per questa lezione.

Esercizio preparatorio per suonare il vibrato con il tin whistle: respirazione con il diaframma.

Per imparare a suonare il vibrato possiamo per prima cosa praticare senza lo strumento, in maniera molto simile all’esercizio per la respirazione per il flauto che abbiamo imparato in un’altra lezione di questo corso. Si tratta di inspirare lentamente, riempirci i polmoni abbassando il diaframma, ed emettere l’aria lentamente, pronunciando una sottilissima “S” mentre sosteniamo l’aria con il diaframma stesso: questa volta modificheremo la quantità di aria che esaliamo ritmicamente, simulando appunto quello che avverrà con il flauto.

Esercizio due per imparare il vibrato: cambiare il volume delle note.

In questo secondo esercizio scegliamo una nota abbastanza grave come il re, il mi o il fa#, e proviamo a suonarla partendo da un volume basso, aumentando gradualmente l’aria come se volessimo aumentare il volume della nota; in questa fase stiamo attenti a non superare il limite dove la nota non suona più correttamente. Una volta raggiunto il volume massimo facciamo il contrario, cercando di abbassare la quantità di aria, sempre in modo graduale, finché la nota si spegne. Nella terza fase di questo esercizio uniamo le due fasi precedenti, ottenendo una nota che prima aumenta di volume (e di altezza) e poi riscende.

Esercizio tre per imparare il vibrato: suoniamo alcune note piane e altre con l’effetto.

Nel terzo esercizio suoniamo alcune note normalmente e altre con il vibrato, proviamo anche a variare i parametri del vibrato come la velocità e l’intensità. Il vibrato lo applichiamo non subito ma dopo un poco che la nota è iniziata, facendolo diventare una specie di coda della stessa. Non preoccuparti se all’inizio non riesci a controllare bene questo effetto e lo ottieni esagerato, questo è normale; vedrai che bastano alcuni giorni di pratica per riuscire a emettere un buon vibrato. Come sempre, cerca di essere rilassato e non creare tensioni nei muscoli del viso, della bocca, del collo, delle spalle e delle braccia.

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