IMPARIAMO A SUONARE L'OCARINA
RESPIRAZIONE, POSTURA E TECNICA

Corso di ocarina - lezione sulla tecnica

In questa lezione diamo un’occhiata alle basi della tecnica per suonare l’ocarina, e lo facciamo iniziando dall’aspetto più importante di tutti: la respirazione. Del resto se suoniamo uno strumento a fiato, il modo in cui respiriamo non può che essere importante, e con l’ocarina, così come con la maggior parte di strumenti di questo tipo, dobbiamo imparare a respirare per poter immettere l’aria in modo corretto.

In questa lezione, oltre a spiegarti come respirare correttamente, insegnandoti due esercizi per allenarti, parleremo anche della postura da assumere quando suoniamo e della giusta imboccatura, ovvero come tenere il becco dello strumento in bocca; cominciamo con l’affrontare l’argomento della respirazione.

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Al di là del suonare uno strumento musicale, imparare a respirare correttamente porta grossi benefici al nostro essere, sia fisici che psicologici, pensa per esempio a cosa accade quando ci sentiamo tesi? Facciamo qualche bel respiro per calmarci; la respirazione è vita, per questo la ritroviamo in tantissime discipline, siano esse sportive, di meditazione, oppure artistiche come nel nostro caso.

Come è la respirazione corretta per suonare l’ocarina?

Qualsiasi strumento a fiato richiede un ottimo controllo della respirazione ma l’ocarina ne richiede di più. Questo strumento infatti risente fortemente della quantità di aria che soffiamo al suo interno e del suo sostegno; in altre parole a parità di posizione delle dita sui fori, con il solo cambiare del modo in cui soffiamo possiamo ottenere note molto calanti o crescenti, oltre ovviamente a quella giusta.

Per suonare l’ocarina dobbiamo respirare come dovremmo respirare sempre, in maniera rilassata, abbastanza profonda, e soprattutto, non utilizzando solo la parte superiore dei polmoni, ma utilizzando il diaframma per aumentare la capienza del “serbatoio” in cui immagazziniamo l’aria. Questa respirazione, si chiama respirazione diaframmatica, ed è la stessa che si studia con il canto e con altre discipline come lo Yoga e il training autogeno.

Per esercitarci, ci basta fare dei lunghi respiri; quando inspiriamo l’aria riempie tutto il tronco e la pancia esce un poco fuori, quando esaliamo, la pancia rientra al suo posto e il diaframma spinge l’aria fuori dalla bocca. Immaginiamo il diaframma come il pistone di una siringa: questo permette al liquido di uscire in maniera uniforme, spingendolo attraverso il piccolo buco dell’ago. Il diaframma ci aiuta a controllare l’emissione e l’immissione di aria.

Nell’immagine seguente puoi vedere i movimenti dell’aria e del diaframma durante la respirazione diaframmatica.

Come suonare l'ocarina: respirazione

Il primo esercizio che ti insegno per allenarti a respirare correttamente per suonare l'ocarina è questo: immetti aria nei polmoni attraverso il naso, riempiendoli bene e abbassando il diaframma in modo che tutto il tronco si riempia idealmente di aria; questa fase deve durare circa quattro secondi.

Quando sei pieno di aria trattieni il fiato (in apnea) per altri quattro secondi, dopodiché lascia uscire l’aria dalla bocca ma pronunciando una sottilissima esse, in modo che l’aria non fuoriesca tutta insieme ma che ci sia questa piccola strozzatura che permette al diaframma di lavorare.

Per svuotarti dell’aria cerca di impiegarci almeno otto secondi, e nella fase di emissione i muscoli addominali sono leggermente in tensione per aiutare il diaframma a muoversi. Questo esercizio, se praticato correttamente per un paio di minuti al giorno, ti farà imparare a utilizzare il diaframma e sarà di grandissimo aiuto quando suonerai l’ocarina.

Un piccolo avvertimento: le prime volte esegui questo esercizio seduto, poiché se non sei abituato a respirare bene potrebbe girarti un pochino la testa, non spaventarti è normale, si chiama iperventilazione.

Il secondo esercizio per la respirazione è come il primo, ma devi tenere il naso chiuso ed effettuare tutto l’esercizio inalando ed esalando l’aria solamente dalla bocca.

La postura corretta per suonare l’ocarina.

Per suonare l’ocarina devi imparare a stare rilassato, il che non significa “moscio” ma significa che non devi irrigidire i muscoli delle braccia, delle spalle, del tronco ma no solo, anche i muscoli del viso e del collo devono rimanere rilassati. Per quanto riguarda le labbra, queste devono essere toniche ma non irrigidite; non bisogna mordere l’imboccatura.

Ricordati che stai imparando qualcosa di nuovo e il nostro cervello necessita di giorni e anche settimane per cominciare a imparare queste nuove azioni; piano piano svilupperai la memoria muscolare che ti permetterà di suonare l’ocarina senza quasi pensarci.

Torniamo ora alla postura: busto eretto, ginocchia appena flesse ma non molli, portiamo l’imboccatura alla bocca e l’appoggiamo appena al suo interno; i denti non devono toccare l’imboccatura. Ti consiglio di fare le prime prove osservandoti allo specchio, in modo da controllare che effettivamente tu non faccia movimenti strani e che la tua posizione sia corretta; spesso non è facile accorgersi dei piccoli dettagli.

L’ocarina deve essere allineata al pavimento e “dritta” su tutti gli assi, non deve essere inclinata verso l’alto o verso il basso, e nemmeno verso destra o sinistra; la posizione corretta è frontale davanti alla bocca. La posizione deve essere comoda e anche i gomiti rivolti verso il basso in modo naturale, in modo che i polsi non si pieghino troppo in un senso o nel l’altro. Le dita devo chiudere i fori non con i polpastrelli ma con la parte un poco più piatta.

Come si bilancia l’ocarina tra le mani? Bilanciare lo strumento tra le mani è fondamentale, soprattutto perché se suoniamo un’ocarina in terracotta o in porcellana e questa dovesse sfuggirci sarebbero dolori, infatti facilmente si frantumerebbe; a tal proposito suggerisco sempre di utilizzare una cordicella per appendere lo strumento al collo ed evitare che cada.

La parte bassa dell’ocarina viene sostenuta dai pollici, quella superiore viene tenuta dalle altre dita, tuttavia quando solleviamo tutte le dita di una fila di fori è necessario appoggiare un dito sull’estremità del corpo per sostenerlo; per esempio con il mignolo destro sulla coda (estremità destra della camera) quando non chiudiamo fori sulla fila interna. Allo stesso modo, quando non chiudiamo il primo foro esterno a sinistra (quello vicino al cappello) appoggiamo il dito indice della mano sinistra proprio sul cappello dell’ocarina, appena prima del foro della nota si se ci riferiamo a un’ocarina in do.

Con la pratica impariamo quali sono i punti migliori su cui ancorare le dita per bilanciare meglio lo strumento e suonare in sicurezza; tenendo sempre presente che le dita che svolgono maggiormente il ruolo di sostegno sono il mignolo della mano destra, l’indice della mano sinistra e naturalmente i due pollici.

Come si posizionano le dita sull’ocarina? Con indice, medio, anulare e mignolo della mano sinistra chiudiamo i fori esterni (quelli più lontani dalla nostra bocca), con le stesse dita della mano destra chiudiamo i fori della fila più interna; i pollici chiudono i fori inferiori.

Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione quando si impara a suonare l’ocarina è la posizione delle dita e dei polsi, parliamo ora di questi: i polsi non devono essere troppo piegati ne in un verso ne nell’altro (significa che abbiamo i gomiti troppo vicini al busto o troppo lontani). Essi devono essere più o meno in linea con il proseguimento delle braccia, e le dita curve in maniera naturale. Quando chiudiamo i fori dell’ocarina per suonare le note dobbiamo usare la parte appena dopo il polpastrello delle dita, quella un poco più piatta, non dobbiamo usare il polpastrello perché rischieremmo di non chiudere bene i fori.

Mentre suoniamo facciamo attenzione a dove teniamo le dita quando non chiudono i fori, infatti se le teniamo troppo vicine a questi la nota che stiamo suonando potrebbe essere alterata; questo fenomeno si chiama “shadow”. D’altro canto controlliamo anche di non sollevare troppo le dita allontanandole dalla camera dell’ocarina, dobbiamo cercare di risparmiare sui movimenti e quindi sull’energia che utilizziamo quando suoniamo!

La corretta imboccatura dell’ocarina.

I muscoli delle labbra e delle guance devono essere rilassati, la bocca non deve mordere il becco dell’ocarina e la lingua si muoverà per produrre le giuste articolazioni, in prossimità delle gengive appena sopra i denti superiori.

Quando hai trovato la postura corretta, puoi fare un ottimo esercizio per imparare a mantenere tutto sotto controllo, che consiste nel muoversi in diverse direzioni con il corpo mentre si suonano alcune note.

Postura per suonare l'ocarina

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