“Pirati dei Caraibi” è una delle canzoni più facili, divertenti ed eccitanti che possiamo suonare con il flauto, visto che si tratta di un brano veloce e dal sapore epico, come del resto epiche sono le avventure dei protagonisti del film di cui queste melodie sono diventate colonna sonora.
Oggi ti insegnerò a suonare proprio questa canzone, in particolare il tema principale, il quale non presenta particolari difficoltà di esecuzione ed è quindi adatto anche ai principianti del flauto. Per i più esperti invece, ho deciso di inserire in questa sessione di studio anche una versione del brano improvvisata un pochino più impegnativa, così chi sa già suonare il flauto potrà divertirsi e cimentarsi nell’eseguire le linee melodiche più complesse. Quest’ultime, pur ricalcando la struttura originale del tema, rendono l’esecuzione della canzone più interessante e sicuramente possono migliorare il tuo livello attuale di capacità con lo strumento.
Come sempre nelle mie lezioni, allegate alle mie spiegazioni troverai i video con le melodie suonate da me sulla base musicale e le note sullo schermo, il video con la base musicale e i video con le versioni rallentate così che tu possa studiare e praticare con più comodità; si sa che per imparare bene bisogna imparare lentamente!
Per questa lezione ho utilizzato un flauto soprano in legno della Moeck, il preferito nella mia collezione, essendo questo un ottimo strumento in legno d’ulivo.
La tonalità in cui suoniamo il brano “I pirati dei Caraibi” è la minore, perciò sappiamo che le note che utilizziamo sono in pratica le stesse di quelle che formano la tonalità di do maggiore, essendo la scala di la minore proprio la relativa minore della scala di do maggiore. Queste note non presentano alterazioni e la diteggiatura sul flauto è semplice, infatti il flauto soprano è accordato esattamente in do. Nell’eseguire Pirati dei Caraibi dovremo fare attenzione solamente quando produciamo le note più acute, ricordandoci di sostenere come si deve l’emissione dell’aria che soffiamo nel flauto.
Cominciamo ad analizzare la progressione degli accordi, li trovi nella prossima immagine.
Come si vede nell’immagine precedente, si comincia con l’accordo principale della tonalità che è il la minore, e alla fine di ogni periodo musicale si ritorna sullo stesso accordo. I periodi musicali sono tutti di quattro misure e all’interno degli stessi ci sono diverse variazioni, tutti comunque terminano sull’accordo base della canzone. La sostituzione di questi accordi serve a dare dinamismo al brano, e notiamo che al termine abbiamo gli accordi mi maggiore e mi settima, quest’ultimo chiamato anche di settima di dominante: questo accordo svolge la funzione di dominante secondaria, ed è quello che fa si che quando arriviamo in quel punto la nostra mente si aspetta che tutto ricominci daccapo. Stiamo parlando di semplici nozioni di teoria musicale che se vuoi potrai approfondire, ora però torniamo a “Pirati dei Caraibi” e vediamo le melodie originali che suoniamo con il flauto.
La prima frase melodica atterra sulla nota base della canzone, il la, e tutto viene suonato con un marcato senso ritmico trionfale. La nuota più acuta della prima parte è il RE sulla seconda ottava del flauto. Nella seconda parte ci spingiamo a suonare fino al FA alto, qui dobbiamo sostenere bene l’aria che soffiamo per ottenere un buon tono, e cercando comunque di non soffiare troppo forte altrimenti le note potrebbero fischiare. Il tema viene ripetuto due volte e nella seconda ripetizione le tre note finali DO, la e si, vengono sostituite con le note la, sol e la che ho messo tra parentesi; questo serve a “chiudere” il periodo melodico.
Come vedi suonare “Pirati dei caraibi” richiede poco sforzo dal punto di vista delle note ma invece attenzione a tenere il giusto ritmo alla giusta velocità. Vediamo ora la versione più sofisticata che ho improvvisato per i flautisti che sono più avanti nello studio, ecco le note nella prossima immagine.