L’inno alla gioia di Beethoven, la cui versione originale fu composta da Friedrich Schiller, è una delle canzoni più suonate dai ragazzi che si avvicinano al flauto. In questa lezione facciamo uno studio approfondito del brano, analizzandone sia la parte armonica (sequenza di accordi) che quella melodica. Suoneremo il flauto soprano nella tonalità di sol maggiore, e potrai esercitarti con i video con le note sullo schermo, la base musicale e le versioni lente per una pratica più comoda. Su questa pagina ti darò tutte le spiegazioni necessarie a imparare a suonare l’Inno alla gioia e praticheremo insieme frase per frase.
Prima di cominciare, conosciamo meglio questo brano: esso è stato composto da Friedrich Schiller, un poeta e drammaturgo tedesco, l’opera si tratta di una ode, e la sua prima apparizione risale al 1786, un anno dopo la sua creazione. La versione rivisitata del brano più famosa è quella operata da Ludwig van Beethoven, per questo ormai tutti chiamano questa canzone “L’inno alla gioia di Beethoven”. Ti svelo una curiosità: questa canzone è stata adottata dall’unione europea come proprio inno.
Diamo ora un’occhiata più da vicino al brano, e vediamo la sequenza armonica degli accordi, tenendo presente che ho trasportato il tutto in tonalità di sol maggiore. Nell’immagine di seguito trovi gli accordi della prima parte.
Il brano comincia con l’accordo principale sol maggiore e poi troviamo una serie di alternanze tra questo e l’accordo di quinto grado re maggiore; questo è un tipico movimento, e devi sapere che gli accordi di primo e quinto grado sono i più importanti nelle progressioni armoniche. L’accordo di quinto grado si dice che “risolve” sul primo grado, in pratica è una cadenza musicale particolare che soddisfa la voglia di “ritorno a casa” sull’accordo principale. Non è in effetti la musica una continua ricerca di soddisfazione da parte della nostra mente? Certo che lo è!
La sequenza di accordi si ripete e al termine della stessa c’è un piccolo veloce passaggio ancora sull’accordo re maggiore. Vediamo ora le melodie che suoniamo con il flauto su questi accordi dell’Inno alla gioia; le trovi nella prossima immagine.
Cominciamo a suonare sul si ed eseguiamo una scaletta sulla parte centrale del flauto, raggiungendo la nota più acuta del brano, ovvero il RE sull’ottava due. Poi riscendiamo questa “piccola gradinata” fino al sol e terminiamo sulla nota la, la quale fa parte dell’accordo sottostante che abbiamo visto prima, il re maggiore. Quando le note delle melodie ricalcano quelle dell’accordo che sta suonando in quel momento, si dice “suonare con l’armonia”, e questo è un modo sicuro di creare frasi musicali, visto che in pratica così facendo si utilizzano le note più importanti della tonalità in cui si sta suonando.
La seconda parte della strofa si differenzia dalla prima solamente per l’ultima nota che diventa sol; ancora una volta andiamo a sottolineare la nota base del brano che da anche il nome alla tonalità e conferma la risoluzione dell’accordo di quinto grado su quello di primo grado. Passiamo ora a vedere la seconda parte di accordi dell’ Inno alla gioia.
Nella seconda parte dell’ Inno alla gioia le sezioni si invertono, nel senso che prima suoniamo sul re maggiore e poi sul sol maggiore, e anche in questo momento le note ripetute “la” confermano questo modo di suonare “sicuro”. Il primo periodo musicale termina nuovamente sulla nota re, parte dell’accordo di grado cinque; poi la canzone si conclude con la ripetizione della seconda frase della parte precedente, dove il sol va a chiudere sia la melodia che il giro armonico.
Ora che abbiamo analizzato sia gli accordi che le melodie da suonare con il flauto, puoi esercitarti con i video che trovi di seguito su questa pagina. Troverai le note sullo schermo e anche le versioni lente, mi raccomando studia con calma e soprattutto divertiti a suonare questa piccola ma davvero bella canzone per flauto con gioia, del resto si tratta proprio di un inno alla gioia! Ci vediamo!
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