Scopriamo il flauto rinascimentale, strumento affascinante e dal volume sonoro non indifferente, e confrontiamolo con il flauto barocco.
Cos’hanno in comune il flauto dolce rinascimentale e quello barocco? Come si suona un flauto rinascimentale e quali sono le differenze costruttive rispetto al classico flauto dolce che tutti conosciamo? L’argomento di oggi riguarda proprio i modelli di flauto a becco che si rifanno agli storici strumenti del sedicesimo secolo.
Quando la maggior parte delle persone compra un flauto (magari per il proprio bimbo che deve utilizzarlo a scuola) non ha la più pallida idea che esistano al mondo diversi tipi di strumento, e in pratica l’acquisto di questo tipo di strumento si orienta sempre verso un flauto di tipo barocco. Quando diciamo barocco non intendiamo per forza un flauto che ha la diteggiatura barocca, ma intendiamo lo strumento dalla tipica forma accattivante, con dettagli decorativi del legno o della plastica che richiama lo stile ricercato appunto del periodo barocco. Nella prossima immagine vediamo un flauto di stile barocco.
Questo modello di flauto in stile barocco è molto diffuso e fa parte degli strumenti di fascia medio-alta.
Come è costruito il flauto dolce rinascimentale: Proprio in contrapposizione allo stile elegante e importante del barocco, il flauto rinascimentale presenta delle linee più semplici e meno fronzoli, del resto è proprio questo che piace agli estimatori di questo tipo di strumento. Dal punto di vista dei materiali impiegati, i flauti rinascimentali erano costruiti soprattutto utilizzando il legno dell’acero, in inglese maple; questo materiale è capace di durare nel tempo, e l’esistenza ancora oggi dei flauti originali del rinascimento no è testimone. Il legno d’acero, oltre a essere duraturo, è leggero, si trova in grossi pezzi, risultando per questo ideale per la costruzione di flauti in un unico pezzo o al massimo due; ricordiamo che quasi sempre il flauto rinascimentale era costruito in un unico pezzo.
Lo stesso legno d’acero, per la sua leggerezza viene utilizzato per i flauti barocchi tenori e bassi più moderni, mentre per i flauti rinascimentali di taglia più piccola oggi si utilizzano anche il legno di pero ed altri legni più pregiati; ci sono anche flauti moderni in stile rinascimentale costruiti combinando legno e materiale plastico, come il modello Adri’s Dream soprano della Mollenhauer che vediamo nell’immagine qui sotto. Come si può notare, la testa del flauto con il becco è in plastica, mentre il resto dello strumento è in legno di pero. La parte in plastica è disponibile in vari colori.
Questo particolare modello ha il corpo in legno e il becco in materiale plastico.
Il flauto rinascimentale presenta un corpo meno conico e più cilindrico, e una delle parti più caratteristiche di questo strumento è il becco, che come possiamo vedere nell’immagine seguente ha una forma più squadrata.
I flauti dolci rinascimentali più moderni presentano spesso delle lavorazioni decorative nei pressi della parte alta dello strumento, sia modellate sul legno che come decorazioni di diverso materiale aggiunte al corpo stesso del flauto. Spesso questi elementi decorativi si trovano sulla giuntura tra le due parti dello strumento se esso non è costruito in un singolo pezzo; nella prossima immagine vediamo alcuni di questi accorgimenti stilistici che rendono il flauto più piacevole alla vista.
Le parti del flauto rinascimentale (di solito due) sono assemblabili con delle giunture di tipo decorativo, spesso di colore contrastante con il corpo del flauto stesso.
C’è un altro particolare molto importante nella costruzione del flauto rinascimentale che lo distingue da quello barocco: la forma del piede, questa infatti si allarga, e la parte terminale dello strumento risulta più grande di quella del corpo. Nella prossima immagine, oltre a poter vedere proprio la parte finale di questo tipo di flauto nel dettaglio, notiamo che anche i fori per le note sono di dimensioni maggiori rispetto a quelli dei flauti barocchi.
Nel flauto rinascimentale la campana si allarga verso il piede del flauto. Anche il corpo stesso dello strumento cambiava di diametro negli anni.