Eccoci un una nova lezione di flauto, io ti do il benvenuto, e oggi voglio spiegarti cosa sono i cromatismi (o cromaticismi), quando parliamo di musica.
Seguimi e scopri come sfruttare al meglio il tuo flauto, conoscendo più a fondo ciò che ci potrai suonare.
Quando parliamo di strumenti musicali melodici (che sono in grado di produrre melodie), distinguiamo tra strumenti cromatici e diatonici.
Per esempio il pianoforte, la chitarra, il violino, e anche il nostro flauto, sono strumenti cromatici, mentre l’organetto abruzzese, il tin whistle e l’armonica sono strumenti diatonici. Che cosa significa esattamente?
Per capire ciò di cui stiamo parlando, dobbiamo fare un passo indietro e dare un’occhiata alle note che noi utilizziamo per costruire la nostra musica, le dodici note che costituiscono la scala cromatica.
Nella prossima figura trovi questa scala, partendo dalla nota do, e arrivando fino al do di un’ottava successiva.
Uno strumento cromatico è uno strumento che può suonare tutte le 12 note, e quando si suona una nota che dista un semitono dalla precedente o successiva, come per esempio DO e DO#, oppure FA e FA#, ecco che stiamo suonando in maniera cromatica.
Il flauto, una volta appresa la corretta diteggiatura, ci permette di suonare tutte le note, quindi do, do#, re, re#, mi, fa, fa#, sol, sol#, la, la# e si. Naturalmente alcune note sono più facili da suonare perché richiedono una diteggiatura più “lineare”, altre invece necessitano di quella che si chiama “diteggiatura a forchetta”, dove saltiamo dei fori con le dita, per cui risultano un pochino più difficili.
Quello che conta è che però con questo strumento possiamo in pratica suonare tutte le melodie delle canzoni che ascoltiamo.
I passaggi cromatici sono molto utilizzati nella musica Jazz, e sono questi che danno a questo genere musicale quel sapore particolare che lo rende immediatamente riconoscibile.
Uno strumento diatonico come il tin whistle, ci mette invece a disposizione solamente le note di una scala precisa, per esempio quella di RE maggiore; questo significa che con la diteggiatura normale di un tin whistle classico in RE otteniamo le note re, mi, fa#, sol, la, si, e do#.
Alcuni strumenti diatonici, quando si diventa bravi, hanno la possibilità di emettere anche note intermedie, diventando cromatici o quasi; a fronte però di una grossa competenza tecnica da parte dell’esecutore. In linea di massima uno strumento diatonico suonato da un utente medio rimane diatonico.
Bene, oggi abbiamo imparato che con il flauto non abbiamo limiti e possiamo suonare tutto ciò che ci piace, dato che esso è uno strumento cromatico.
Io ti auguro buona musica, e ti do appuntamento alla prossima, ciao!