Benvenuto nel mio corso intermedio di melodica, oggi ci esercitiamo in tonalità di sol maggiore. Questa lezione è destinata a studenti di livello intermedio, se invece stai imparando adesso a suonare la melodica e vuoi avvicinarti alla musica ti consiglio di dare un’occhiata ai miei corsi quì, dove potrai trovare anche quello dedicato proprio a questo bellissimo strumento.
In questa lezione suoniamo melodie e accordi, soprattutto bicordi. A questo proposito, bisogna considerare che con la melodica se cerchiamo di suonare troppe note insieme oppure note molto distanti tra loro, non sempre riusciamo a emettere i suoni desiderati.
Per come è costruito questo strumento infatti, l’aria arriva prima alle note più vicine all’imboccatura, ecco perché si utilizzano più combinazioni di sole due note (bicordi) che accordi veri e propri.
Per dare “vita” alle nostre melodie possiamo esercitarci ad alternare singole note a bicordi, naturalmente scegliendo le combinazioni di due note che bene si adattano all’armonia, a seconda della tonalità in cui suoniamo.
Per esempio in sol maggiore possiamo suonare i bicordi sol si, re fa#, la e do, e così via; scegliendo sempre note che fanno parte della scala.
Un ottimo esercizio per imparare questi concetti è quello di suonare due note singole seguite da un bicordo, procedendo così per costruire i fraseggi.
La tonalità di sol maggiore è la tonalità più semplice da suonare con quasi tutti gli strumenti musicali, non per nulla infatti la maggior parte delle canzoni moderne occidentali è composta proprio in questa tonalità.
Le note della scala sono sol, la, si, do, re, mi, fa diesis; il fa# è l’unica nota alterata presente in chiave.
Tra queste note, quelle più importanti sono naturalmente il sol (che da il nome alla tonalità), poi il si che determina l’intervallo di terza maggiore e quindi la connotazione “maggiore” della scala.
La quinta nota (il re) è la terza nota più importante della scala, dato che è quella più frequentemente utilizzata nelle melodie.
Come sempre in queste lezioni, pratichiamo la scala, gli arpeggi, e ci esercitiamo a inventare delle melodie e suonarle “al volo”; in questo modo impariamo meglio dove sono le note sulla melodica e diventiamo più bravi anche a improvvisare.