CONFRONTIAMO TRE MODELLI DI FLAUTO IN PLASTICA

Quali sono gli svantaggi di un flauto di plastica? Il flauto di plastica, dato che non assorbe l’umidità prodotta al suo interno mentre lo suoniamo, può succedere che si “inceppi”, nel senso che la condensa o la saliva del suonatore possono ostruire il passaggio dell’aria in alcuni punti, per esempio nel becco, oppure all’interno vicino ai fori che utilizziamo per suonare le varie note.

Per ovviare a questo problema è possibile intanto scaldare la parte alta del flauto tra le mani prima di suonarlo, specialmente se siamo in un ambiente fresco, in secondo luogo possiamo provvedere a eliminare la condensa utilizzando un paio di metodi che potrai imparare in una delle mie lezioni del corso gratuito di flauto dolce. Questo problemino della condensa comunque non pregiudica affatto l’utilizzo del flauto in resina, che rimane comunque un ottima opzione.

Devo acquistare un flauto soprano o contralto? Partiamo da un principio che ho sperimentato io stesso durante i miei svariati anni di carriera come studente di musica prima, e come musicista e come insegnante negli ultimi anni: noi ci abituiamo alle cose che facciamo, perciò se cominciamo a suonare un flauto soprano e dopo un po’ proviamo il flauto contralto, quest’ultimo ci sembrerà più difficile; lo stesso avviene se facciamo il contrario.

Detto questo, è chiaro che un flauto contralto essendo di dimensioni maggiori ha i fori più distanziati, questo potrebbe rendere il suo utilizzo più difficoltoso per i bambini o per le persone che in generale hanno le mani piccoline. In linea di massima il flauto soprano in plastica è più accessibile e costa poco di meno di quello contralto, sicuramente se ci si appassiona a questo strumento, prima o poi li si deve provare entrambi!

Il flauto contralto ha un suono più grave, essendo esso accordato a partire dalla nota fa che sta nell’ottava inferiore al do basso presente sul flauto soprano; se ti piace il suono squillante allora il flauto soprano esprime il meglio, se preferisci un suono più armonioso e da meditazione, la scelta del flauto contralto potrebbe essere la migliore. Nel dubbio io consiglio di acquistare prima un soprano e poi un contralto.

Meglio un flato di plastica con diteggiatura tedesca o quello con la diteggiatura barocca? Una volta che abbiamo scelto di acquistare il flauto di plastica, dobbiamo scegliere se lo vogliamo con diteggiatura barocca oppure tedesca. Le differenze non sono molte, per esempio sul modello soprano (chiamato anche descant) le note fa e fa diesis si suonano in modo diverso: sullo strumento con diteggiatura tedesca il fa risulta più semplice poiché basta sollevare un dito, mentre sullo flauto con diteggiatura di stile barocco dobbiamo assumere una posizione delle dita cosiddetta “a forchetta”. Non preoccuparti, come dicevo prima ci si abitua a quello che utilizziamo, e ancora una volta ti consiglio di provarle entrambe, per esempio potresti acquistare un modello soprano con diteggiatura tedesca e un contralto con diteggiatura barocca.

Tre modelli di flauto dolce soprano in plastica.

Veniamo ora a tre modelli di flauto dolce in resina che reputo tra i migliori che possiamo acquistare: lo Yamaha YRS311III, l’Aulos 503B Symphony, e il caratteristico Mollenhauer 0119R, un flauto di plastica di colore rosso per chi vuole un tocco di eccentricità.

Cominciamo con il modello della casa giapponese: il flauto in resina ABS YRS311III è un strumento di ottima fattura, semplice da suonare e con un’ottima intonazione. Il suo costo si aggira intorno ai venticinque euro, come del resto tutti i flauti di buona fattura in plastica. La diteggiatura è di tipo tedesco ma è possibile acquistare lo stesso flauto con diteggiatura barocca, in questo caso la sigla da cercare è YRS312BIII, dove la lettera B sta appunto per barocco. Questi flauti si presentano in tre pezzi che si accoppiano perfettamente e garantiscono un ottima tenuta dell’aria sulle giunture, grazie al grasso da utilizzare su di queste che viene fornito. Quando si compra questo flauto arriva insieme alla custodia in tessuto e il bastoncino per infilare lo straccetto per pulire lo strumento. Questo flauto presenta fori sdoppiati per le note do diesis e re diesis.

La finitura dello Yamaha YRS311III , così come per il modello barocco, richiama i colori dei legni chiamati “rosewood”, trai i quali il palissandro; la sensazione al tatto è molto buona, e in qualche modo richiama quella che si prova utilizzando un flauto di legno vero. Le forme di questo soprano Yamaha sono classiche e riproducono il flauto del periodo barocco, con decorazioni intagliate nella plastica e particolari accattivanti sulle giunture di accoppiamento dei tre pezzi; quest’ultime hanno un colore chiaro che può essere bianco o beige, e che bene contrasta con il colore scuro del corpo del flauto.

L’imboccatura dell’aria è a forma di arco e questo tipo di feritoia fornisce una certa resistenza al soffio, ideale per controllare meglio l’emissione dell’aria e delle note, specialmente per i principianti. Il timbro risulta brillante e con un certo grado di tensione,  trattandosi di un flauto in moderna resina ABS, questo strumento della Yamaha offre una buona intonazione e un suono rotondo e potente.

Personalmente utilizzo questo flauto Yamaha e devo dire che sono molto soddisfatto.